lunedì 19 gennaio 2009

spazio alla cultura

proprio oggi hanno sconnesso tutto quello che potevano recidere e distruggere della scuola elementare dove andavo da bambino. ci faranno un centro commerciale. un manifesto pubblicitario a pochi metri gridava "spazio alla cultura!". tra quelle macerie ho visto resti di banchi, sedie e armadietti di legno abitato da tarli acculturati. oggetti vari stile depositi comunali abitavano le stanze mai aperte al piano ultimo di una struttura tanto fatiscente quanto affascinante, per alcuni versi confortevole. tutto il delirio di legno ingiallito e ferro arrugginito dal tempo sembrava annaspare, come naufraghi, alla ricerca di ossigeno. in quel mare eterno che sembra il declino mi sono perso. ci ho lasciato per un attimo gli occhi, lo sguardo e i pensieri. solo una domanda percuoteva le mie meningi, "questo vuol dire spazio alla cultura?".

3 commenti:

  1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  2. ...spero che c'eri solo te. e non anche te bambino.

    RispondiElimina
  3. ...forse una parte si.
    come disilludersi dopo un grande sogno. aprire un cassetto lasciato mezzo aperto per tanto tempo e meravigliarsi che la polvere ha pensato bene di scagliarsi, stanca e devota, sulle superfici scappate al buio. ossigeno e polvere. fiele e cartoni animati. sul marciapiede una televisione guarda le automobili passare, sotto una pioggia acida e battente. non percepisco tutto, ma quel poco che vedo, che respiro, mi arriva chiaro. detonazioni incontrollate. gestazioni di pochi mesi. aborti incondizionati.

    RispondiElimina