martedì 16 giugno 2009

case ecologiche

le utopie hanno scarpette rosse di lacca, ballerine magiche che percorrono vie impossibili e macinano chilometri delle nostre vite riducendo tutto a un piccolo puntino lontano.
senza fermarsi ci siamo confrontati e abbiamo disarmato le nostre sentinelle vestite di poliestere e amianto per arrivare a raccontarci storie d´amore e di vita. scorci di paure e gioie incredibili da cucire sulle calze dei nostri ricordi vissuti troppo intensamente per non essere presi in considerazione. e abbiamo difficoltà  di libera azione. mi hai detto che non abbiamo voglia di perdere tempo e che i fondamentali ci rendono unici, che abbiamo basi sulle quali poter costruire ottimi castelli.
i cartelli criminali che ruotano intorno a Pomigliano d´Arco gestiscono ingenti fette di mercato edilizio, le partite di calce e di cemento che smerciano fanno spavento. non voglio andare al porto di Napoli a chiedere materiali per i nostri palazzi surreali, ma voglio cose buone. materiali che siano collanti per le nostre scelte, per i nostri disagi da interrompere al più presto, coi dolori da alleviare e il balsamo che ci sappiamo spargere uniformemente sui nostri corpi nudi o vestiti a festa. concordo su tutto.
vieni qui, amoremio.
ho comprato dell´ottimo scotch biadesivo e la colla attack (con la quale ci siamo ricoperti le mani da piccoli, ma anche da grandi) per poter risanare e ristrutturare le detonazioni del tuo cuore dolorante. mi improvviso restauratore di beni culturali presso l´opificio delle pietre dure di Firenze, così sei più tranquilla durante il lavoro. vorrei abbattere le impalcature che ti hanno installato sul fronte debole del cuore in un eterno stand-by, tipico atteggiamento italiano. il proprietario della ditta appaltata dal comune ha preso i fondi europei per un lavoro che ha lasciato in sospeso da troppo tempo. e hai defezioni troppo importanti per lasciar correre tutto questo. che le fondamenta non reggono le scosse sismiche. mi offro come alternativa, come opportunità altra da sé, disposto a legare cardini in breve tempo ed avviare una serie di interventi per mettere tutto in sicurezza. che le finestre del tuo cuore vanno risanate, come quelle della mia scuola, e non è possibile pensare a un fattore di rischio diverso dallo zero. il valore delle tue gioie, come quello dei bimbi che abitano la mia scuola, è troppo importante per pensare a dei pericoli possibili, che possano lederli in qualche modo.
ti tendo la mano anche se ho braccia sottili con le vene in vista.
puoi chiedermi aiuto, nei limiti della mia banalità cercherò di dartelo.
dormo poco ma scrivo tanto.

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