giovedì 30 luglio 2009

conversazione con A.

e mi rendo conto che non ho ancora dis-imparato a piangere.
smetto e singhiozzo. un bambino di nove anni mi telefona al cellulare.
"maestro che fai?"
"sono tornato da poco a casa"
"ammazza che voce hai, hai il raffreddore?"
"...diciamo di si..."
"maestro ti devi riposare, che poi non sei in forma e non ti vuole nessuno"
- pausa -
"maestro, dimmi una cosa...ma hai trovato la fidanzata?"
"no..ma sono innamorato!"
"maestro devi venire a farti i capelli dalla mia mamma, che poi la trovi di sicuro"
"ok..."
- pausa -
"un ultima cosa, maestro...magari se ti compri anche la camicia della Polo, sai quella col cavallino?"
"si..."
"ecco, con quella la trovi di sicuro."
"non c´ho soldi per comprarla..."
"allora lascia perdere, ma non dire che non ti avevo avvisato!"
"ok, grazie..."
- pausa -
"ah,una cosa..mi raccomando cambia anche la macchina, oppure lava la tua!!!"
"ciao, cacchetta..ti vengo a trovare un giorno di questi."
"si dai! andiamo a prendere un gelato al sottozero!!! ciao maestro, ti voglio bene"
"ciao, buona giornata"

4 commenti:

  1. chiunque tu sia, voi siate, incoerente o meno, sorrido a questo post... i mie amici mi chiamano A. e anche io facevo domande. le faccio ancora.

    RispondiElimina
  2. Veramente geniale, specie la lettera al Veronesi.Complimenti

    RispondiElimina
  3. concordo con Agatella,però si mi piacerebbe sapere chi siete, chi tu sia

    RispondiElimina
  4. siamo due squilibrati in equilibrio che suonano, con qualche persona molto più valida di noi che ci aiuta nel tutto...grazie a tutti...

    RispondiElimina